Inkheart – La leggenda di cuore d’inchiostro regia di Iain Softley, 2008
♦ Alice in wonderland [Alice nel paese delle meraviglie] di Lewis Carroll
♦ Grimm fairy tales [Fiabe del focolare] di Jacob Grimm
♦ Harriet the Spy [Professione? Spia!] di Louise Fitzhugh
♦ The Secret Garden [Il Giardino segreto] di Frances Hodgson Burnett
♦ De geuzen di Harry Paape
♦ Anna Karenina di Lev Tolstoj
♦ Bleak house [Casa desolata] di Charles Dickens
♦ Barnaby Rudge di Charles Dickens
♦ Heidi di Johanna Spyri
♦ Inkheart [Cuore d’inchiostro] di Cornelia Funke
♦ Arabian nights [Le mille e una notte]
♦ The Wonderful Wizard of Oz [Il meraviglioso mago di Oz] di L. Frank Baum
♦ The Adventures of Huckleberry Finn [Le avventure di Huckleberry Finn] di Mark Twain
♦ The madwoman of chaillot [La pazza di Chaillot] di Jean Giraudoux
Prima ancora dei titoli di testa del film vediamo Mortimer “Mo” Folchart (Brendan Fraser), leggere alla piccola Meggie, Cappuccetto rosso, quando lo prende dallo scaffale si può anche riconoscere il libro di Alice nel paese delle meraviglie
C’era una volta una bimbetta molto dolce, solo a vederla le volevano tutti bene, sua nonna specialmente che le regalava qualunque cosa e un giorno le regalò un cappuccetto di un bel velluto rosso … e le stava talmente bene che lei si rifiutava di indossare qualunque altra cosa. Perciò da allora iniziarono a chiamarla Cappuccetto Rosso.
Vediamo Meggie (Eliza Bennett), che in un mercatino prende in mano una copia del libro della Fitzhugh e de Il giardino segreto.
Mentre Meggie rimarrà a curiosare al mercatino Mo entrerà nella vecchia libreria dove fra i molti libri riconoscibili troverà anche Inkheart, che vedremo anche in altre scene del film (31:56).
Vediamo che nella biblioteca di casa di Elinor Loredan (Helen Mirren), ha in mano il libro del mago di Oz, che consegnerà a Meggie e lei inizierà a leggerlo, il libro riapparirà anche in altre scene del film.
Una volta preso dai compari di Capricorno e trascinato al castello Mo sarà costretto a leggere alcuni passi da Arabian night
Possiamo vedere Meggie (Eliza Bennett), che legge alcuni passi da Il mago di Oz,
. . . da nord arrivava l’ululato del vento e zio Henry e Dorothy già vedevano dove l’erba alta si inchinava davanti alla tempesta in arrivo. Era Toto che aveva fatto ridere Dorothy, era un cagnolino nero dal pelo morbido e setoso e piccoli occhi neri che brillavano ai lati del suo buffo nasino . . .
Quando poi Meggie sarà condotto al castello da Capricorno leggerà alcuni passi da Le avventure di Huckleberry Finn
Nelle ultime scene Meggie dovrà leggere per Capricorno dall’ultima copia di Inkheart la parte che segue:
. . . Capricorno guidava un esercito di uomini brutali che incutevano terrore a tutti quelli che si imbattevano in loro. Al passaggio di quegli uomini gli abitanti sprangavano le porte e nascondevano i bambini, ma di tutti i malfattori che si aggiravano lì il più terribile era una creatura conosciuta come l’Ombra, fatta con le ceneri delle vittime di Capricorni l’Ombra era immortale, invulnerabile e spietata come il suo padrone, le sue dita e il suo respiro portavano morte fiutando la pista come segugi a caccia. Compariva soltanto quando la chiamava Capricorno innalzandosi da terra, belva feroce e senza volto, sempre impaziente di mangiare la sua vittima . . . In una notta piena di stelle però l’Ombra udì una voce diversa, la voce di una ragazza che la chiamava e allora ricordò tutto. Ricordò le ceneri delle persone con cui era fatta, la sofferenza, il dolore, e allora l’Ombra decise che voleva vendetta. Vendetta contro quegli uomini crudeli causa di tanta sventura. L’Ombra si diresse contro il suo padrone e protese verso di lui le sue dita di cenere.
L’Ombra si allontanò dagli innocenti per andare dal suo padrone cattivo che l’aveva comandata per anni, L’Ombra protese verso di lui le sue dita di cenere e appena lo fece Capricorno cominciò a disseccarsi come la pagina vecchia di un libro, diventando sottile, trasparente come un foglio di carta: L’anima nera come l’inchiostro di Capricorno si riempì di terrore quando vide che la fine era vicina così come le anime di quelli su cui si posava lo sguardo dell’Ombra erano stati malvagi nel nome di Capricorno. I cattivi si dissolvevano come cenere nel vento. Finché lo stesso terribile mostro si dissolse nell’aria e sparì per sempre. E tutti quelli che erano stati chiamati senza che lo volessero e che potevano vedere la ragazza furono liberati e guariti e rimandati là da dove erano venuti. E il vecchio autore esaudì il suo desiderio e scomparve nel mondo che aveva sognato. E così alla fine dopo tutta una vita passata sperare la ragazzina realizzò il suo sogno più grande, quando una madre che sapeva che avrebbe rivisto e un padre che adorava le corsero incontro per abbracciare la loro unica
Mo legge alla fine dall’ultima copia di Inkheart:
. . . Era da anni che Dita di Polvere non accarezzava con lo sguardo i prati ondulati e il vecchio mulino, ma tutto era anche più bello di come se lo ricordava, le farfalle svolazzavano nell’erba …
E’ il primo film di Iain Softley che appare in Librineifilm.
Dei numerosi libri che entrano in scena nel film si può dire che:
Anna Karenina era già apparsa in Il riccio, Passione e desideri, Cassandra Crossing e Un fidanzato per mia moglie;
Le avventure di Huckleberry Finn l’avevamo già visto in The reader A voce alta, La scelta di Barbara e Pleasantville.
Le mille e una notte è già apparso in Munich e Non lasciarmi;
Alice nel paese delle meraviglie era già apparso in Libere, disobbedienti, innamorate e Fahreneit 451;
I libri di Dickens sono alla prima apparizione anche se di Dickens erano già apparsi vari altri libri: David Copperfield, Grandi speranze, Il circolo Pickwick, Le due città, Oliver Twist e Scorge, di L. Frank Baum era già apparso La regina di Oz.