Tag Archives: 1995

#424 – Prima dell’alba

Prima dell’alba regia di Richard Linklater, 1995

Madame Edwarda ; Le Mort ; Histoire de l’oeil di Georges Bataille
♦ All I need is love  di Klaus Kinski

Due giovani mentre in treno leggono ciascuno un proprio libro riescono a fare conoscenza grazie al litigio di una coppia, lei, Celine (Julie Delpy), sta leggendo il libro di Bataille, mentre lui Jesse, (Ethan Hawke), ha l’autobiografia di Klaus Kinski.


Secondo film di Linkater presente in Librineifilm dopo Boyhood.
I  libri invece sono entrambi alla prima apparizione in Librineifilm


 

#273 La scuola

La scuola regia di Daniele Luchetti, 1995

The Little Prince [Il Piccolo Principe] di Antoine de Saint-Exupéry
La mosca di Luigi Pirandello
La vita istruzioni per l’uso di Geoges Perec

I libri de Il piccolo Principe e La mosca li possiamo individuare fra i detriti del soffitto della biblioteca della scuola, crollato a seguito delle infiltrazioni.

Il libro di Perec lo vediamo invece in mano ad una ragazza che lo sta leggendo in classe.


 

 

 

#266 Ragione e sentimento

Ragione e sentimento regia di Ang Lee, 1995

I sonetti di William Shakespeare
Sonetti di Hartley Coleridge
The Faerie Queene [La regina delle fate] di Edmund Spenser

 

Edward Ferrars (Hugh Grant), si troverà a leggere, manifestando le sue lacune in dizione, a Marianne Dashwood (Kate Winslet), i Sonetti di Shakespeare.

… Nè Voce Divina chetò la Tempesta,
ne raggio di Luce arrivò,
quando più ognor soccorro
s’appresta per suo conto ciascuno spirò.
Ma sommersa in più impetuoso mare
più che la sua l’anima mia dovrà restare

Marianne entrerà poi in camera della sorella Elinor (Emma Thompson), leggendo il sonetto VII di Coleridge.

 

È l’amore un capriccio o un sentimento?
No, è immortale come la verità incorrotta.
Non è come un fiore che si sfoglia
quando la gioventù cade dal gambo della vita,
poichè crescerà persino in regioni aride
dove non scorre acqua
nè un raggio di speranza inganna le tenebre.

In una delle ultime scene del film vedremo il  Colonnello Brandon (Alan Rickman), recitare a Marianne un sonetto di Spenser.

 

Poiché quel che in un luogo cade e l’acqua adorna,
sospinto è in altro sito dal flusso di rimando,
poiché nulla è perduto che non si possa ritrovare,
cercando….

[film segnalato da Carlo Cattaneo]


#142 Seven

Seven, regia di David Fincher, 1995

Chaucer: His Life, His Works, His World di Donald R. Howard
The Canterbury Tales [I racconti di Canterbury] di Geoffrey Chaucer
Divine Comedy [La divina commedia] di Dante Alighieri
The Parson’s Tale di Geoffrey Chaucer

Vediamo, fra gli scaffali di una biblioteca,  il detective William Somerset (Morgan Freeman),  mentre cerca alcuni libri che trattano sui peccati capitali, e insieme alle opere di Chaucer, ai Racconti di Canterbury. Oltre ai libri, alcune inquadrature ci mostrano le  illustrazioni del Dorè per la Divina Commedia.

Dopo la sua ricerca Il detective Somerset farà avere al detective Mills (Brad Pitt) una copia dei racconti di Canterbury.


 

#35 Romanzo di un giovane povero

Romanzo di un giovane povero regia di Ettore Scola, 1995

♦ Gerusalemme liberata di Torquato Tasso
I Quindici

Il laureato in lettere, trentenne disoccupato figlio unico, Vincenzo Persico (Rolando Ravello), nelle scene iniziali del film, legge al suo allievo di ripetizioni Il Combattimento di Tancredi e Clorinda (1624) tratto dalla Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso.


Spinge egli il ferro nel bel sen di punta
che vi s’immerge e’l sangue avido beve;
e la veste che d’or vago trapunta
le mammelle stringea tenere e lieve,
l’empiè d’un caldo fiume. Ella già sente
morirsi, e’l piè le manca egro e languente.

– Amico, hai vinto: io ti perdon… perdona
tu ancora, al corpo no, che nulla pave,
a l’alma sì: deh! per lei prega, e dona
battesmo a me ch’ogni mia colpa lave. –
In queste voci languide risuona
un non so che di flebile e soave
ch’al cor gli scende ed ogni sdegno ammorza,
e gli occhi a lagrimar invoglia e sforza.

Poi passa il libro all’allievo chiedogli di continuare

D’un bel pallore ha il bianco volto asperso,
come a’ gigli sarian miste viole,
e gli occhi al cielo affisa, e in lei converso
sembra per la pietate il cielo e ‘l sole;
e la man nuda e fredda alzando verso
il cavaliero in vece di parole
gli dà pegno di pace. In questa forma
passa la bella donna, e par che dorma.

Come l’alma gentile uscita ei vede,
rallenta quel vigor ch’avea raccolto;
e l’imperio di sé libero cede
al duol già fatto impetuoso e stolto,
ch’al cor si stringe e, chiusa in breve sede
la vita, empie di morte i sensi e ’l volto.
Già simile a l’estinto il vivo langue
al colore, al silenzio, a gli atti, al sangue.

Nelle scene finali quando il giudice fa una visita all’appartamento di Persico, si affaccia alla camera di Vincenzo e vengono inquadrati ‘i Quindici’ e il giudice dice “… i Quindici, ce li avevo anch’io”