Storia di una ladra di libri regia di Brian Percival, 2013
♦ Il manuale del becchino
♦ Der Unsichtbare [L’uomo invisibile] di H. G. Wells
♦ Der traumträger [Il mercante di sogni]
♦ The silly jelly-fish di Basil Hall Chamberlain
♦ Mein Kampf di Adolf Hitler
♦ The happy servant di Liesel Meminger
Il primo libro che entra in scena è quello che Liesel (Sophie Nélisse), raccoglie e che scopriremo in seguito, quando lo prenderà in mano il padre adottivo Hans (Geoffrey Rush), che si tratta de Il manuale del becchino.
Durante la manifestazione nazista vengono bruciati molti libri, ma dopo il falò vediamo Liesel che raccoglierà il libro di H. G. Wells e lo leggerà in cantina insieme a Hans.
Quando poi Liesel porterà la biancheria stirata a Ilsa (Barbara Auer), la signara la porterà in biblioteca e la ragazzina prenderà un libro (Il mercante di sogni), dallo scaffale mettendosi a sfogliarlo.
In un’altra occasione vedremo Liesel leggere un altro libro e dall’inquadratura possiamo riconoscerlo in quello di Basil Hall Chamberlain, curiosamente il testo è in inglese. In gamba la ragazzina che sapeva a malapena leggere il tedesco.
Vedremo poi Liesel che si introdurrà furtivamente nella biblioteca del borgomastro e dopo aver preso un libro (non individuato) lo leggerà a Max (Ben Schnetzer).
… Prima di fare un solo passo, gli occhi nei volti che gli passavano accanto per la strada sembravano vedergli dentro e segnare al dito la sua colpa, ma le cose erano sfuggite al suo controllo, aveva troncato ogni legame e andava in fretta, sempre più in fretta, alla deriva verso il suo destino. Qualunque cosa fosse, allora fu la polvere sul pavimento, la sensazione che i suoi abiti fossero più accanto a lei che su di lei, e l’improvvisa consapevolezza che tutto sarebbe stato inutile…
Il libro che ha in mano Max, e che poi dopo averne sbiancato le pagine regalerà a Liesel è Mein Kampf.
Nelle scene finali vediamo l’elegante appartamento di Liesel e su un tavolino si vede una copia del libro, The happy servant, scritto da Liesel.