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5 Giorni fuori

5 Giorni fuori regia di Ryan Fleck e Anna Boden, 2010

The Wisdom of the Ego di George E. Vaillant;
The Talking Cure di Susan C. Vaughan;
The Psychology of Women di Mary Roth Walsh;
Therapy’s Delusions di Ethan Watters e Richard Ofshe;
 Hegemony or Survival [Egemonia o sopravvivenza] di Noam Chomsky;
The Origin of species [L’origine della specie] di Charles Darwin;
Be more chill [Datti una mossa] di Ned Vizzini

Quando Craig (Keir Gilchrist), adolescente entra nello studio della psicologa (Viola Davis), viene inquadrato uno scaffale con alcuni libri di psicologia.

Vengono inquadrati gli studenti più intelligenti che vengono ammessi alla scuola frequentata da Craig, il regista li inquadra mentre leggono testi importanti.

Anche Craig viene inquadrato mentre tiene in mano il libro di Vizzini.


Il libro di Darwin era già apparso nel film Una rete di bugie, mentre di Noam Chomsky era già apparso il libro The Chomsky Reade, nel film L’ultimo appello.

La coppia alla regia è alla prima apparizione in Librineifilm.


 

#296 Una rete di bugie

Una rete di bugie regia di Kat Coiro, 2013

The brothers Karamàzov [I fratelli Karamàzov] di Fëdor Dostoevskij
Teen Vampire  di Sam Newman
The origin of species [L’origine della specie] di Charles Darwin
The Teachings of Don Juan [A scuola dallo stregone] di Carlos Castaneda

Quando all’inizio del film vediamo Sam (Justin Long), intento a cercare di scrivere qualcosa possiamo individuare il voluminoso libro di Dostoevskij alla sua sinistra dietro le due copie del suo ultimo libro che vedremo meglio in seguito.

Vediamo poi Sam andare a pubblicizzare il suo libro, e in questo caso abbiamo una novità, la libreria falsa.
Incuriosito dall’insegna che riportava la scritta BAKERY ITALIAN FRENCH SICILIAN BREAD, sopra a AND COMIC BOOKLET (la scritta aveva tutta l’aria di essere posticcia), sono riuscito a ritrovarla grazie alle informazioni sulle locations del film e a Street View, infatti il negozio è realmente un panificio.



Sam trova sul profilo Facebook di Birdie Hazel (Evan Rachel Wood), i libri che lei preferisce e corre subito a comprarli, poi, in attesa di una visita di lei, metterà in bella mostra il libro di Darwin.


 

#269 Il ladro di orchidee

Il ladro di orchidee regia di Spike Jonze, 2003

The Orchid Thief [Il ladro di orchidee] di Susan Orlean
Orchid Basics di  Brian Rittershausen
My Sister Life di Maria Flook
Story: Style, Structure, Substance, and the Principles of Screenwriting [Story. Contenuti, struttura, stile, principi per la sceneggiatura e per l’arte di scrivere storie] di Robert McKee
The native Orchids of Florida di Carlyle A. Luer
Florida Fodor’s di Fodor’s Travel Publications Inc.
The Portable Darwin di Charles Darwin

Vediamo al tavolo di un ristorante Charlie Kaufman (Nicolas Cage), con Valerie Thomas (Tilda Swinton), su come realizzare una sceneggiatura basata sul libro Il ladro di orchidee.

In una scena successiva vediamo lo studio della giornalista Susan Orlean (Meryl Streep), e possiamo notare che ha a disposizione sulla scrivania alcuni libri sulle orchidee.


Viene poi inquadrata una musicassetta sugli scritti di Darwin di un non identificato Brian O’Kelley.

Vedremo poi Charlie alle prese con il libro della Orlean mentre il suo gemello Donald legge il manuale dello sceneggiatore di Robert McKee.

Mentre Charlie continua a leggere il libro della Orlean vediamo nuovamente Susan nel suo studio con un volume sulle orchidee della Florida.

 

Il libro della Orlean continua ad essere presente sulla scena quando Charlie è in un bar per la colazione.

Quando Charlie torna a casa e si interroga sullo scrivere di un fiore vediamo i libri che costituiscono il materiale per la sua documentazione.

Continuiamo a vedere Charlie che prende in mano il libro della Orlean e legge:

.. ci sono troppe idee e cose e persone,  troppe direzioni in cui andare. Cominciavo a pensare che la ragione per cui è importante avere una passione per qualcosa è che questa riduce il mondo ad una dimensione più gestibile …

Vedremo poi Charlie che tre anni più tardi leggerà le parole finali del libro:

… la vita sembrava piena di cose che erano esattamente come l’orchidea fantasma, bellissime da immaginare e facili oggetti di invaghimento ma alquanto fantastiche, fuggevoli, irraggiungibili

Sarà poi la volta di Charlie a leggere il manuale dello sceneggiatore.