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#110 Domani accadrà

Domani accadrà regia di Daniele Luchetti, 1988

Orlando Furioso di Ludovico Ariosto

Nel terzo capitolo del film, La scommessa di Flambart, la marchesina Allegra Ombraviva (Agnese Nano), per aprire l’animo di Edo (Giovanni Guidelli) alla bellezza e all’armonia, leggerà le seguenti ottave tratte dall’Orlando Furioso.


Sei giorni me n’andai matina e sera

per balze e per pendici orride e strane,
dove non via, dove sentier non era,
dove né segno di vestigie umane;
poi giunsi in una valle inculta e fiera,
di ripe cinta e spaventose tane,
che nel mezzo s’un sasso avea un castello
forte e ben posto, a maraviglia bello.

Da lungi par che come fiamma lustri,
né sia di terra cotta, né di marmi.
Come più m’avicino ai muri illustri,
l’opra più bella e più mirabil parmi.
E seppi poi, come i demoni industri,
da suffumigi tratti e sacri carmi,
tutto d’acciaio avean cinto il bel loco,
temprato all’onda ed allo stigio foco.

Di sì forbito acciar luce ogni torre,
che non vi può né ruggine né macchia.
Tutto il paese giorno e notte scorre,
E poi là dentro il rio ladron s’immacchia.
Cosa non ha ripar che voglia torre:
sol dietro invan se li bestemia e gracchia.
Quivi la donna, anzi il mio cor mi tiene,
che di mai ricovrar lascio ogni spene.

Ah lasso! che poss’io più che mirare
la rocca lungi, ove il mio ben m’è chiuso?
come la volpe, che ‘l figlio gridare
nel nido oda de l’aquila ….

Nel quarto capitolo, Domani, Lucifero Ombraviva (Ugo Gregoretti), ha un libro del filosofo francese Charles Fourier,  da cui legge alcune considerazioni sull’amore alla giovane Vera (Margherita Buy).