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#190 Monsieur Lazhar

Monsieur Lazhar  regia di  Philippe Falardeau, 2011

La pelle di zigrino  di Honoré de Balzac
La Nouvelle Maîtresse di Dominique Demers
Croc Blanc [Zanna Bianca] di Jack London
La Transe Des Insoumis di Malika Mokkedem
Prochain épisode [Prossimo episodio] di Hubert Aquin
L’Isle au dragon di Jacques Godbout
L’Énigme du retour di Dany Laferrière
Fables [Favole] di Jean de La Fontaine

Il nuovo maestro Bashir Lazhar (Mohamed Saïd Fellag), decide di far fare alla classe un dettato tratto da La pelle di zigrino e inizia:

I miei millecento franchi dovevano bastarmi per vivere tre anni, e mi ponevo quel termine per dare alle stampe un’opera che potesse attirare la pubblica attenzione su di me, procurarmi una fortuna o un nome. Mi rallegravo all’idea che sarei vissuto a pane e latte, come un eremita della Tebaide, immerso nel mondo dei libri e delle idee, in una sfera inaccessibile proprio in mezzo a una città tumultuosa come Parigi, una sfera di lavoro e di silenzio dove potermi costruire, come le crisalidi, una tomba da cui rinascere splendente e glorioso.

Vediamo Alice (Sophie Nelisse), che facendo colazione sta leggendo un libro per ragazzi di Dominique Demers.

Alice (Sophie Nelisse), a scuola, darà al maestro Zanna Bianca per estrarre nuovi dettati ritenendo London più alla portata della classe di Balzac.

Nella scatola arrivata dall’Algeria si vede il libro della scrittrice algerina Malika Mokkedem, e lo rivedremo successivamente sul tavolo mentre correggerà i compiti degli scolari.


Vedremo poi alcuni libri in casa di Bashir e vedremo lui a leggere L’Énigme du retour

Vediamo poi Bashir intento nella lettura di Zanna Bianca alla fermata del bus.

Quando poi il maestro restituisce ad Alice il libro di London, gli da anche il libro di Malika Mokkedem dicendole:

Non è un romanzo per bambini, ma tu sei grande abbastanza.

Quando Bashir fruga fra le cose della maestra Martine trova il libro di La Fontaine, da cui poi leggera agli alunni Il lupo e l’agnello.


#52 Into the Wild – Nelle terre selvagge

Into the Wild – Nelle terre selvagge regia di Sean Penn, 2007

Edible wild plants: a North American field guide di Thomas S. Elias, Peter A. Dykeman
The gold cell di Sharon Olds
War and Peace [Guerra e pace]
di Lev Tolstoj
♦ The Death Of Ivan Ilych [La morte di Ivan Ilych]
di Lev Tolstoj
The Call of the Wild [Il richiamo della foresta]
di Jack London
♦ White Fang [Zanna Bianca]
di Jack London
Taras bulb di Nicolai Gogol
Walden, and Civil disobedience di Henry David Thoreau
The Spectator Bird di Wallace Earle Stegner
Doctor Zivago [Il dottor Zivago]
di Boris Pasternak
Family Happiness [La felicità domestica]
di Lev Tolstoj
♦ Crime and Punishment [Delitto e castigo]
di Fëdor Dostoevskij
Tanaina Plantlore, Dena’ina K’et’una a cura dell’Alaska Natural History Association

Nella sua avventura  attraverso gli Stati Uniti Christopher (Emile Hirsch),  si porta dietro il libro sulle piante.

Quando dopo la cerimonia di laura Christopher, insieme a sua sorella Carine (Jena Malone) raggiunge i genitori al ristorante, prima di scendere dall’auto le da un libro dicendole che è pieno di belle poesie, il libro è The gold cell.

Vediamo poi Christopher nella sua stanza mentre si prepara alla sua fuga dalla società e si vedono i libri che poi successivamente almeno in parte abbandonerà.

Il libro di Pasternak,  Doctor Zivago, viene inquadrato all’interno del bus mentre Christopher vive la sua avventura in Alaska.

Anche il libro di London, The Call of the Wild,viene inquadrato durante il Capitolo 3 del film.

Sulla bancarella di Rainey (Brian Dierker) è riconoscibile Crime and Punishment.

Vediamo poi Christopher, raggiunta l’Alaska,  mentre legge un brano da La felicità domestica.

… Ho vissuto molto, e ora credo di aver trovato cosa occorra per essere felici: una vita tranquilla, appartata, in campagna. Con la possibilità di essere utile alle le persone che si lasciano aiutare, e che non sono abituate a ricevere. E un lavoro che si spera possa essere di una qualche utilità; e poi riposo, natura, libri, musica, amore per il prossimo. Questa è la mia idea di felicità. E poi, al di sopra di tutto, tu per compagna, e dei figli forse. Cosa può desiderare di più il cuore di un uomo? …

Sempre in Alaska Christopher  legge un brano da Il dottor Zivago nel Magic Bus.

… per un attimo le parve di riscoprire lo scopo della sua vita era sulla terra per cogliere il significato del suo incanto selvaggio e chiamare ogni cosa con il suo vero nome. …

Quando ormai la selvaggina scarseggia, Christopher è costretto a mangiare alcune piante e controllando nel libro di botanica fa la terribile scoperta di aver mangiato una pianta velenosa.


 

#27 Unfaithful – L’amore infedele

Unfaithful – L’amore infedele regia di Adrian Lyne, 2002

Don’t stop the carnival di Herman Wouk
Quartine di Omar Khayyam
White Fang [Zanna bianca] di Jack London
The Joy of Cooking di Irma S. Rombauer, Marion Rombauer Becker

Il libro Don’t stop the carnival è l’unico riconoscibile nella pila di libri che Paul Martel (Olivier Martinez) sta portando a casa nella ventosa giornata dell’incontro con Connie (Diane Lane).

Quando poi lei sale a casa di Paul la indirizza a prendere un libro, (quello di Omar Khayyam) aprirlo alla pagina 23 e a leggerne i versi:

Bevete il vino, questa è la vita eterna,
questo è ciò che vi darà la giovinezza,
questa è la stagione del vino,
delle rose e degli amici ubriachi.

Siate felici di questo momento,
questo momento è la nostra vita.

Quando Connie torna la seconda volta Paul le mostra una prima edizione di White Fang [Zanna Bianca] di Jack London dicendole che l’ha pagata 1 dollaro e mezzo e il valore è 4.000 volte superiore.

Paul le farà anche vedere l’edizione in Braille di  The Joy of Cooking.


#1 C’era una volta in America

C’era una volta in America, regia di Sergio Leone, 1984

Martin Eden di Jack London

Martin Eden è il libro che David “Noodles” (Scott Tiler) legge, da ragazzo, al gabinetto.

In una scena successiva la giovane Deborah (Jennifer Connelly) recita a Noodles parafrasandolo un passo fra i più belli della Bibbia, il Canto dei Cantici.

I versi di Deborah

il mio diletto è candido e rosato,

le sue guance sono oro sopraffino,

il suo collo è uno stelo soavissimo,

anche se non se lo lava dalla Pasqua passata,

i suoi occhi sono occhi di colomba,

il suo corpo risplendente avorio,

e le sue gambe sono due colonne di marmo,

in calzoni così luridi che stanno in piedi da soli;
egli è tutta una delizia,

ma sarà sempre un teppista da due soldi,
perciò non sarà mai il mio diletto,

che peccato

 

 

I versi della Bibbia

Il mio diletto è bianco e vermiglio,
riconoscibile fra mille e mille.
Il suo capo è oro, oro puro,
i suoi riccioli grappoli di palma,
neri come il corvo.
I suoi occhi, come colombe
su ruscelli di acqua;
i suoi denti bagnati nel latte,
posti in un castone.
Le sue guance, come aiuole di balsamo,
aiuole di erbe profumate;
le sue labbra sono gigli,
che stillano fluida mirra.
Le sue mani sono anelli d’oro,
incastonati di gemme di Tarsis.
Il suo petto è tutto d’avorio,
tempestato di zaffiri.
Le sue gambe, colonne di alabastro,
posate su basi d’oro puro.
Il suo aspetto è quello del Libano,
magnifico come i cedri.
Dolcezza è il suo palato;
egli è tutto delizie!
Questo è il mio diletto, questo è il mio amico,
o figlie di Gerusalemme.