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#438 – 110 e lode

110 e lode regia di Alek Keshishian, 1994

The Insecurity of Nations di Charles Yost
Leave of grass [Foglie d’erba] di Walt Whitman
Germinal [Germinale] di Emile Zolà
Regulating the Poor di Frances Fox Piven, Richard A. Cloward
The decline of democracy di Philip Hayes Pitkannan

Sulla scrivania di Montgomery Kessler (Brendan Fraser), possiamo vedere nelle prime scene del film il libro di Yost.

Un coinquilino di Montgomery porta un libro di poesie al barbone Simon Wilder (Joe Pesci), che è stato ospitato nel pulmino parcheggiato vicino all’abitazione degli studenti.

Lo stesso libro verrà poi trovato da Montgomery verso la fine del film fra le cose di Simon, e dal quale leggerà uno stralcio tratto da Song of Myself:

Io sono dei giovani e dei vecchi, degli stolti e dei saggi,
Incurante degli altri, riguardoso di tutti,
Materno quanto paterno, bambino quanto adulto,
Imbottito di ogni volgarità e di ogni delicatezza ricolmo.
Uno della Nazione di molte nazioni, e di quelle più piccole e delle più grandi,
…..
Come l’aria svanisco, scuoto i miei bianchi capelli al sole che sfugge,
Spargo la mia carne in vortici e la trascino in frange merlettate.
Lascio me stesso alla terra, per rinascere dall’erba che amo,
Se ancora mi vuoi, cercami sotto le suole delle scarpe.
Difficilmente saprai chi sono o cosa significo,
E tuttavia per te sarò salutare,
E filtrerò, rafforzerò il tuo sangue.
Se non mi trovi subito non scoraggiarti,
Se non mi trovi in un posto cerca in un altro,
Da qualche parte sarò ad aspettarti.
….

Quando Montgomery accompagna Simon in biblioteca gli consegna il libro di Zolà.

Oltre a Regulating the Poor che vediamo in diverse scene l’altro libro sul quale studia Montgomery The decline of democracy è del suo professore del corso , ma il libro nella realtà non esiste.


Primo film di Alek Keshishian presente in Librineifilm.

Tutti i libri sono alla prima apparizione in Librineifilm anche se di Emile Zolà era già apparso il libro Nanà.


#418 – La morte e la fanciulla

La morte e la fanciulla regia di Roman Polański, 1994

Para nacer he nacido di Pablo Neruda

I libri sono molto presenti in questo film di Polański, ma nonostante siano disseminati in vari punti della casa l’unico riconoscibile risulta essere quello di Neruda.

Il libro di Neruda è riconoscibile sul tavolino mentre Paulina Lorca Escobar (Sigourney Weaver), prepara il registratore per la confessione che vuole estorcere all’ipotetico dott. Roberto Miranda (Ben Kingsley).


Questo è il quarto film di Polański che appare in Librineifilm dopo Rosemary’s Baby, Il pianista e Venere in pelliccia.
Il libro di Neruda, come pure lo scrittore, sono alla prima apparizione in Librineifilm


#221 Un fantastico via vai

Un fantastico via vai regia di Leonardo Pieraccioni, 2013

Infiniti di Danilo Fresta
Silenzi di Elvira Blasi
La cucina fatta di niente
Principi di economia di Richard G. Lipsey, K. Alec Chrystal

In alcune scene del film vediamo la coppia Arnaldo (Leonardo Pieraccioni), Anita (Serena Autieri), che a letto leggono libri inesistenti.

L’unico libro esistente riconoscibile è il libro di Economia in mano ad uno studente.


 

#133 Lisbon story

Lisbon story regia di Wim Wenders, 1994

Esoterische Gedichte [Poesie esoteriche] di Fernando Pessoa
Always Astonished: Selected Prose di Fernando Pessoa

Il tecnico audio Philip Winter (Rudigen Vogler), si reca a Lisbona a caccia di suoni, non riuscendo a dormire prende uno dei libri che ha sul comodino, è una copia delle Poesie Esoteriche di Pessoa, e legge:

Se io per quanto nessuno
potessi avere sul volto quella luce splendente …

Vediamo poi Philip che sotto le lenzuola legge:

Per quanto fosse nato cieco non si può immaginare ciò che poteva vedere.

Quando Philip si rimette a letto continua a leggere le poesie di Pessoa.

Nella luce del giorno anche i suoni brillano

io ho desiderato come i suoni non essere le cose
ma viverle ..

Ascolto senza guardare e così vedo

Come di consueto dopo la giornata passata a registrare i suoni di Lisbona Philip prima di dormire legge Pessoa.

Non c’era elettricità, così io leggevo alla fioca luce di una candela, aggomitolato nel letto, qualsiasi cosa trovassi da leggere.
Era la Bibbia in portoghese e nuovamente lessi la prima lettera ai Corinti.
Rileggendola alla luce di una candela mi ha sopraffatto.
Non sono nulla, una pura fantasia.
Cosa aspettarsi da me stesso e dalle cose di questo mondo?
E se non ho avuto amore…
E se non ho avuto amore?
Oh mio Dio, io non ho amore!
Oh mio Dio , io, non ho amore
.

Pessoa, dicembre ’34, poco prima della sua morte.

Philip prende la Bibbia, e legge:

E se pure ho il dono della profezia, e se pure posso penetrare tutti i misteri e tutte le dottrine, e se anche possiedo una fede tale da smuovere le montagne ma non ho avuto amore, io non sono nulla.

Vediamo poi ancora Philip intento nella lettura delle Poesie Esoteriche.

Infine sempre Philip leggerà ancora qualcosa di Pessoa.

Quando ero bambino
vivevo inconsapevole
per raggiungere la memoria che oggi ho di allora.
Comprendo adesso
cosa io fossi un tempo.
La mia vita ora procede nutrita di finzione
ma in questa prigione,
mio solo libro
leggo il sorriso di qualcun altro
di colui che io ero allora


#66 Le ali della libertà

Le ali della libertà regia di Frank Darabont, 1994

L’sola del tesoro di Robert Louis Stevenson
Il conte di Montecristo di  Alexandre Dumas

Dopo aver subissato di richieste di finanziamenti per l’acquisto di materiale culturale si vede Andy Dufresne (Tim Robbins) che aiutato dagli altri detenuti cataloga i libri arrivati e fra tutti vengono mostrati da  Heywood (William Sadler) L’isola del tesoro e Il conte di Montecristo.


 

#63 Pulp Fiction

Pulp Fiction regia di Quentin Tarantino, 1994

Modesty Blaise di Peter O’Donnell

Vincent (John Travolta) legge nel bagno della caffetteria il libro di O’Donnel. Nel libro, un killer recita un versetto della bibbia molto simile a quello del personaggio Jules (Samuel L. Jackson).

Vediamo poi i due che escono dal locale e Vincent tiene in mano Modesty Blaise


 

#23 Il seme della follia

Il seme della follia, regia di John Carpenter, 1994 Elenco dei libri virtuali scritti dall’inesistente Sutter Cane

  • The breathing tunnel
  • Haunter out of the time
  • The Hobb’s End horror
  • The feeding
  • The thing in the basement
  • The whisperer of the dark
  • In the mouth of madness

Tutto il film è incentrato sullo scrittore di libri horror Sutter Cane (Jurgen Prochnow) che risulta scomparso e che l’investigatore privato John Trent (Sam Neill) dovrà ricercare. In una delle scene iniziali Trent si reca alla sede della Arcane (Editore dei libri di Cane) per avere informazioni sull’incarico

Successivamente Trent in una libreria acquista i libri di Cane e scopre che nelle copertine è nascosta una mappa del New England che lo porterà a Hobb’s End, un paese che pur non esistendo nelle carte geografiche fa parte dei racconti di Cane e quindi Trent ritiene sia la chiave del mistero della sua scomparsa.

Prima di andare via da Hobb’s End, Trent riesce a parlare con Cane, che gli consegna il libro In the mouth of madness pronto per la pubblicazione. Tornato dall’editore, non senza difficoltà, racconta quel che gli è successo, ma nessuno riesce a credergli.

 Il libro che Cane gli aveva consegnato è stato già pubblicato mesi prima e sta avendo notevole successo, Trent disperato raggiunge un negozio di libri e ammazza con un’ascia un ragazzo che ha appena acquistato il libro.

 Nella trama del film sono presenti molti riferimenti alle opere di H. P. Lovecraft. Il titolo originale del film è In the Mouth of Madness, si ispira a: At the Mountains of Madness, di Lovecraft.


Su Creatur of the night sono riuscito a trovare le copertine degli introvabili libri di Sutter Cane.


#17 Forrest Gump

Forrest Gump regia di Robert Lee Zemeckis, 1994

Curious George di Margret Rey e Hans Augusto Rey

Curious George è il libro che Forrest (Tom Hanks) tiene nella valigia quando si reca a casa di Jenny (Robin Wright) dove incontrerà suo figlio.

Si scoprirà in seguito che Curious George era il libro che la madre (Sally Field) gli leggeva quando era bambino.

Il libro riappirà nel finale nello zainetto del piccolo Forrest

Il film è liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Winston Groom del 1986.

Come curiosità ho rilevato che non fa parte del romanzo il concetto espresso con la famosa frase:
“La vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita.”

Presumo che lo sceneggiatore abbia trovato ispirazione dal pensiero espresso in:  Norwegian Wood (Noruwei no mori),  romanzo di Haruki Murakami del 1987,  che riporto qui sotto.

.. la vita è una scatola di biscotti.
Hai presente quelle scatole di latta con i biscotti assortiti? Ci sono sempre quelli che ti piacciono e quelli che no. Quando cominci a prendere subito tutti quelli buoni, poi rimangono solo quelli che non ti piacciono. È quello che penso sempre io nei momenti di crisi. Meglio che mi tolgo questi cattivi di mezzo, poi tutto andrà bene. Perciò la vita è una scatola di biscotti.”