Due o tre cose che so di lei regia di Jean-Luc Godard, 1967
♦ Un remède à la mélancolie [La fine del principio] di Ray Bradbury
Mentre Juliette (Marina Vlady) e Marianne (Anny Duperey), sono a casa di Johnny (Roul Levy), fotografo americano, vediamo Marianne che sfoglia il libro di Bradbury.
Nella scena finale del film vediamo Juliette che a letto prende un libro, (non individuato) e legge i seguenti passi sottolineati dal marito:
L’uomo moderno ha un’intelligenza pratica superiore al resto della gente, che comprende la capacità di prendere decisioni e la varietà di interessi. Richardson, Bulez, Henry e compagnia hanno scoperto che nei 2589 dipendenti che lavorano per le loro società il quoziente intellettivo degli esecutivi è di 94, dei manager e dei capisquadra 78, dei tecnici e degli operai 74. L’uomo moderno è sicuro di se ma non aggressivo. L’uomo moderno riconosce i suoi problemi e ammette i suoi difetti. Non teme di dire “Non lo so”. Soltanto un uomo sicuro di se può ammettere una sconfitta.