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Due o tre cose che so di lei

Due o tre cose che so di lei regia di Jean-Luc Godard, 1967

Un remède à la mélancolie [La fine del principio] di Ray Bradbury

Mentre Juliette (Marina Vlady)  e Marianne (Anny Duperey), sono a casa di Johnny (Roul Levy), fotografo americano, vediamo Marianne che sfoglia il libro di Bradbury.

Nella scena finale del film vediamo Juliette che a letto prende un libro, (non individuato) e legge i seguenti passi sottolineati dal marito:

L’uomo moderno ha un’intelligenza pratica superiore al resto della gente, che comprende la capacità di prendere decisioni e la varietà di interessi. Richardson, Bulez, Henry e compagnia hanno scoperto che nei 2589 dipendenti che lavorano per le loro società il quoziente intellettivo degli esecutivi è di 94, dei manager e dei capisquadra 78, dei tecnici e degli operai 74. L’uomo moderno è sicuro di se ma non aggressivo. L’uomo moderno riconosce i suoi problemi e ammette i suoi difetti. Non teme di dire “Non lo so”. Soltanto un uomo sicuro di se può ammettere una sconfitta.


Don Giovanni in Sicilia

Don Giovanni in Sicilia  regia di Alberto Lattuada, 1967

Canti pisani di Ezra Pound

Quando l’avvocato Giovanni Percolla (Lando Buzzanca) si sveglia nella casa a Milano lo vediamo raccogliere un libro dal pavimento che non è riconoscibile.

Vediamo, nella scena successiva, la moglie Ninetta (Katia Moguy), che in cucina legge un libro (non individuato).

Giovanni rientrando a casa sveglierà il professore ospite della moglie Ninetta. Per farlo riaddormentare sarà necessario leggergli alcune poesie,  Giovanni prenderà il libro della Pound e proverà a leggere all’ospite qualche passo.